Riconosco

Sono al sottobosco il mirtillo nero, l’ultimo uomo incapace di stare senza te muschio soffice, bacca rara roccia scistosa al profumo del vertice alla bocca lunga della vita tra le conifere oscillanti io incapace, assurdo nano fragile ventaglio di foglie riconosco riconosco.

Santiago-Lima

Chilometri in bicicletta dalla taverna all’equatore la strada è tutto un salto ma di fronte all’oceano a questa finisterre arrivi solo dopo un saluto agli oste ai compagni l’abbraccio dei parenti e un ultimo sguardo all’apparenza mimetica del mondo che ti vuole per sé… Rimani trafitto dai primi raggi del mattino consumatore perfetto della libertà.

Di cosa si parla

E’ la sera bellissima dell’arte tra gli astanti io volo un violino mi sospinge alla nicchia accennata in viola primula, dipinta – le teorie tutte le tremende teorie deposte per una volta guardano il cielo – mani sopra le mani occhi sopra gli occhi aperti, la grande facciata confina il cuore a battere di nuovo.

Dono

Non ha importanza la voce, il tracciato, a volte vedo solo avvallamenti lungo la via come piccole fosse di ignoti – dove ignoti stanno i sentimenti ufficiali, qui sepolti. Poi qualcosa, la grazia rialza il viso, tende il collo, schiude le labbra e sulla base buona, cerchio perfetto ogni cava colmata. Posso andare senza sparpagliarmi […]

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è per lui questo fascio di rose evidenti luminosità della sera suonata da un ambulante …corse su spiagge gioconde… desideri a spalla: solo quanto occorre per sopravvivere – più due o tre cose di troppo e fra queste l’infamia, la nausea

Considerazioni e orizzonti

Proprio perché di me sono una rimanenza, un rimasuglio interessante, il piccolo ritaglio di una stoffa meravigliosa, facilmente mi riconosco in una storia che ovunque a tutti ha qualcosa da insegnare. Mi metto in ascolto disponibile, cerco nei miei giorni l’amore per tutto l’anno, disegno e mi rallegro, appiano, districo; soprattutto erro, cammino vagando, incespico […]

Chiedilo alle fate

Le fate trasparenti ridono dei desideri degli uomini. Svolazzano allegre e osservano, balzano a turno in una sorta di balletto magico, girano, fanno ruote nell’aria, plie, emettono gridolini di cristallo. Sono la tifoseria indiscreta, il polo rovescio del mondo, la variante incalcolabile, la parte di amore che scorre libero nell’aria di una stanza; le puoi […]

Fogli

– Sì, non soffermarti troppo su quei fogli, Sonia. Hai la bellezza dei fiori di campo, così vivi da averne timore, e uno sguardo ancora sincero. I tuoi capelli sfidano ogni velluto, le gambe dimostrano di saper correre anche su terreni disciolti. – – Questi fogli mi sollevano da terra come un montacarichi, caro Albert, […]

Via è qui, qui è via

Vorrei lasciare le mie mani a pregare e andare via, vorrei lasciare la testa piegata sul cuscino con una espressione fanciullesca e andare via; tutto l’altro nudo corpo sotto il getto obliquo della doccia, come un manichino angelico, senza ali e battiti di ciglia, appoggiato dolcemente alle piastrelle smaltate. E andare via e andare via.